giovedì 23 giugno 2011

Una nuova gru è l'impotenza di Brescia

Sarà un caso, ma se in tutto il nord Italia si sente il problema della sanatoria per gli immigrati irregolari, solo a Brescia assume sempre più connotati paradossali.

Paradossali non tanto per la protesta dei migranti, ma quanto per l'incapacità e la stupidità politica della giunta (su tutti il vicesindaco Rolfi) e per quello pseudo Prefetto che ci ritroviamo a Brescia.

Partendo dal prefetto penso che la città della leonessa guardandosi indietro, non sia in grado di trovare, nell'età repubblicana, un elemento meno capace di quello che hanno spedito a stazionare qui negli ultimi anni. Oltre ad essere imbarazzante negli interventi pubblici, non è neanche in grado di applicare le leggi italiane e le sentenze che arrivano da Roma. A questo punto ci si dovrebbe domandare cosa ci stia a fare a Brescia oltre ad appuntare qualche medaglia e a presenziare a qualche incontro pubblico.

Se poi volgiamo il nostro sguardo verso la giunta comunale, ancora una volta vediamo persone che sanno fare esclusivamente annunci elettorali ed inciampare dovunque si voltino.

Dopo la gru, dissero "non accetteremo mai più una protesta del genere, qui sono ospiti, tornino a casa loro". L'inflessibilità leghista e il suo profondo senso per la legge ha prevalso. Infatti è notizia di ieri che un immigrato di 56 anni si sia arrampicato sulle impalcature di Palazzo Loggia per protestare. Un'altra gru in salsa bresciana dopo quella di qualche mese fa?
Quando si dice l'efficienza leghista. E' cosi difficile trovare una soluzione come è avvenuto nel resto del nord Italia? O più semplicemente è un semplice interesse elettorale per le forze del centrodestra che in questo modo ricompattano il proprio elettorato?
A leggere i commenti di molti sul quotidiano online BSNews.it, si propende per la seconda versione, e sempre di più si ha l'impressione di essere tornati indietro di novant'anni negli Stati Uniti

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