sabato 11 giugno 2011

Enrico non eri la Madonna, ma ci manchi!

«Compagni, proseguite il vostro lavoro... casa per casa... strada per strada...»
Furono le ultime parole di Enrico Berlinguer in quel maledetto 7 Giugno 1984 a Piazza della Frutta a Padova durante un comizio per le elezioni europee. Enrico morirà 4 giorni dopo a Padova, all'ospedale Giustinianeo, senza aver più ripreso conoscenza.
 A quelle elezioni poi il PCI sorpassò, anche se per poco, la Democrazia Cristiana grazie all'effetto Berlinguer per la prima e unica volta nella storia. Ma un altro risultato di tutto rispetto fu raggiunto nel 1976, quando Enrico portò il Partito Comunista Italiano al suo massimo storico con il 34,4% dei voti alle elezioni politiche.

Come disse Eugenio Scalfari in un suo famoso editoriale "Berlinguer non è la Madonna", e sicuramente non lo fu, ma per molti nel Partito Comunista Italiano fu qualcosa di molto di più.

Dopotutto se Togliatti fu "il migliore", Enrico fu "il più amato" e non lo fu a caso. Enrico diede una speranza. Diede la speranza al popolo comunista, e più in generale al popolo della sinistra mondiale che un'altra via al socialismo esistesse. Un via al socialismo rispettosa delle idee di tutti. Stava compiendo il passo verso la dimostrazione che pur chiamandosi Partito Comunista e propugnando la difesa dei lavoratori e dei più deboli, in Italia la sinistra poteva e doveva governare nel rispetto di tutti. Fu un leader di una forza pienamente democratica e lo dimostrò in tante occasioni diverse. Con le prese di distanza dal PCUS nei forti interventi a Mosca, con la linea di fermezza nei confronti del terrorismo rosso, con la questione morale ed infine con il tentativo di compromesso storico.

Fece anche degli errori, ma questo dimostrò ancor di più la sua natura umana, il suo essere uno del popolo, e ciò lo rese ancor più amato.
Fino, ed oltre, quel fatidico 7 Giugno 1984, in cui pur colpito da Ictus prosegui nel suo discorso per la fede che riponeva nei propri ideali e l'amore che nutriva per il suo popolo, quel popolo che tanto lo aveva amato.
Ma non è mia intenzione ricostruire la vita di Berlinguer, molti prima di me l'han fatto e sicuramente non potrei aggiungere nulla.


Ma in molti l'hanno dimenticato. L'hanno dimenticato sopratutto, e in primis, molti del Partito Democratico senza rendersi conto che molte delle battaglie che oggi portano avanti sono partite innazitutto da Enrico e dal PCI. Una su tutte la battaglia sulla moralità.
Ma non voglio fare polemica. Voglio solo ricordarlo.
Voglio solo immaginare il sorriso timido di Enrico se avesse potuto vedere la gente che in queste settimane ha proseguito il proprio lavoro casa per casa, strada per strada. Per colui che portò alla ribalta il tema della moralità in politica nulla avrebbe fatto più piacere che vedere la grande partecipazione di questi giorni delle migliaia di giovani e meno giovani che si sono battuti per una politica più giusta e per riaffermare i diritti dei cittadini.

Ciao Enrico, un saluto a pugno chiuso

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