lunedì 28 aprile 2008

E anche Roma cadde

Oggi lunedi 28 Aprile si è compiuto l’ultimo atto di un 2008 disastroso. Come circa 1600 anni fa Roma cadde per la prima volta per mano dei barbari dopo aver dominato il mondo, ecco che seppur sotto altre sembianze essi sono tornati a Roma. I barbari di oggi non sono più i Visigoti di Alarico, gli Unni di Attila o gli Eruli di Odorico. Hanno una forma molto più sottile, strisciante, una forma che ricorda molto una fiamma tricolore e una camicia nera, una forma che ricorda l’odio razziale e il disprezzo per la cultura tipica della destra. Oggi lunedi 28 Aprile Roma è caduta ancora una volta, e non per mano barbara o nemica, ma per mano del popolo romano, quello stesso popolo che nel risorgimento e durante la resistenza diede mostrare dei veri valori in cui crede il popolo romano e italiano, i valori di libertà, fratellanza e democrazia, quello stesso popolo che nel 1849 si immolò contro lo straniero per la causa della repubblica romana, ma adesso sembra che tutto ciò sia svanito nell’oblio, nella nebbia dei ricordi e delle menti dei pochi anziani che ancora ricordano. Roma ha dimenticato, ha dimenticato quei 335 uomini che il 24 Marzo del 1944 vennero trucidati dalle truppe naziste del terzo Reich con la complicità dell’apparato fascista, i cui eredi sono saliti oggi al Campidoglio. O Roma, tu che dominasti il mondo conosciuto ancora una volta sei caduta sotto il giuoco del razzismo e del fanatismo nazionalistico, ma io come italiano, memore degli insegnamenti che mi hai dato con la tua gloriosa storia, confido che ancora una volta saprai alzarti e liberarti da coloro che disprezzano la libertà e la cultura, da coloro che sessant’anni fa non si fecero scrupolo a essere complici nell’omicidio di 335 tuoi cittadini. Alzati lupa e combatti, e mostra al mondo cosa sei davvero.