domenica 31 luglio 2011

Mi scusi Compagno Segretario

E' di oggi la bella intervista al segretario cittadino del Pd di Brescia Giorgio De Martin.

Sul secondo quotidiano cittadino, il segretario affronta molti passaggi, da quelli più prettamente politici fino a quelli amministrativi con una particolare attenzione alle amministrative del 2013.
Un discorso degno di un segretario che vuol essere segretario di tutti e che al contempo scaccia alcune idee demagogiche come le primarie interne al partito per decidere qualunque cosa.
Gli iscritti hanno dato un mandato preciso ed eletto una dirigenza che ha tutto il diritto, oltreché il dovere, di delineare e mandare avanti la linea politica del cittadino. Se cosi non fosse, non si renderebbe necessaria la figura del Segretario politico.

Non sono cosi illuso nel credere in un partito in cui va tutto bene e in cui nessuno litighi. Sarebbe strano il contrario e in quel caso si che ci sarebbe da preoccuparsi. Dopotutto se Giovanni Sartori sintetizza la politica come la sfera delle decisioni collettive sovrane, è insito che tali decisioni, essendo collettive, possano venire solo dopo e attraverso un confronto/scontro.
Dunque ci si confronti, si litighi negli organi deputati, ma alla fine, e su questo mi associo all'augurio di De Martin, che il partito esca compatto davanti agli elettorali e ai cittadini. E' questa la nostra forza. Forza che ci permette di accettare anche candidati sindaci di altri partiti - come a Milano e a Cagliari - perché consapevoli della portata della nostra linea politica e delle capacità dei nostri amministratori.

Se però mi permetti Compagno Segretario, vorrei portarti due appunti che sicuramente avrai già vagliato e valutato.
Innanzitutto mi fa piacere che ancor prima delle primarie, l'idea è di costruire una coalizione con delle regole chiare che non permettano a qualcuno di sfilarsi a primarie effettuate. Ma penso che insieme alle regole delle primarie come Partito Democratico abbiamo il dovere di portare una bozza di programma elettorale, delle linee guida che devono essere alla base dell'alleanza sulle quali discutere, confrontarci, e perché no anche modificarle, con gli altri partiti. Queste linee dovranno poi essere approvate insieme al regolamento delle primarie. Nel confronto delle primarie non dovranno scontrarsi idee in antitesi tra loro, ma dovranno contrapposti diverse declinazioni delle stesse idee. Questo perché sono le idee la base di ogni movimento politico. Si parte dalle idee per costruire la coalizione, non il contrario. L'elettore medio del centro sinistra è un elettore consapevole ed attento, molto più critico verso il proprio partito rispetto al corrispettivo elettore di centro destra.
Se partiamo dalla coalizione per arrivare alle idee saremo destinati per sempre alla sconfitta.

E partendo da questo ultimo concetto vorrei partire per la seconda mia osservazione. Siamo sicuri Segretario, che l'UdC, e il terzo polo in generale, condivida con noi le idee che stanno alla base del nostro partito e della nostra area politica? Come possiamo allearci con personaggi che fino ad oggi, per convinzione o per opportunità politica non fa differenza, hanno supportato l'attuale amministrazione che tanto male sta facendo alla nostra città?
Siamo cosi sicuri di voler tentare anche a Brescia esperimenti di grand coalition che seppur con altri attori ha cosi miseramente fallito a livello nazionale?
Penso che dobbiamo dialogare, ma con coloro che si pongono come nuovi soggetti - ma per davvero, non minestre riscaldate - e con i movimenti civici per arrivare davvero a creare qualcosa di rivoluzionario, anche nell'ambito nazionale, che possa riportare la città di Brescia ad essere una locomotiva, oltreché economica, soprattutto civile in Italia e in Europa.

Sono sicuro che sarai in grado di farlo insieme a tutto il Partito Democratico.
Un grande augurio di buon lavoro e un in bocca al lupo Compagno Segretario.

2 commenti:

  1. Ora sto uscendo di casa x andare da mia mamma e poi nel èpomeriggio x vedermi con Gianbattista Ferrari, quindi x ora ti ringrazio x il contributo. Più tardi affronterò nel merito le tue osservazioni.
    Ciao, Giorgio De Martin

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  2. Prima di ogni altra cosa ti ringrazio x l'attenzione che hai posto all'intervista pubblicata oggi da Bresciaoggi e x l'apprezzamento che hai voluto esprimere.
    Entrando nel merito delle tue osservazioni condivido pienamente la tua analisi sulla necessità che nel partito si discuta e ci si confronti x raggiungere quelle decisioni collettive sovrane. Così come condivido che l'accordo politico dovrà basarsi inevitabilmente su un accordo programmatico che deve definire le idee forti con le quali la coalizione dovrà proporsi x governare la città. Da questo punto di vista come Pd cittadino stiamo lavorando alacremente anche coinvolgendo importanti settori della società civile. Lo abbiamo fatto sui temi urbanistici e lo stiamo facendo su altri importanti temi.
    In questo modo vogliamo, come Pd, offrire all'alleanza degli importanti punti di partenza sui quali confrontarci.
    Mi chiedi poi se sono sicuro che l'Udc o il 3° polo condividano le idee che stanno alla base del nostro partito. Qui ti rispondo che con questa domanda ribalti proprio il tema che correttamente ponevi, ovvero che al primo posto ci debba essere il programma e non l'alleanza.
    Inoltre, a Brescia, il 3° polo con il consigliere Luciano Cantoni è all'opposizione di questa Giunta. Se poi l'Udc decidesse di abbandonare l'alleanza di destra, vorrebbe dire che considererebbe criticamente quell'esperienza.
    Quando poi citi i fallimenti nazionali delle grandi coalizioni dici una cosa vera e che condivido, ma all'epoca le difficoltà arrivarono sia dai mastelliani che dalla nostra sinistra ed inoltre ricordo che il livello amministrativo, x sua natura, si differenzia in modo significativo da quello nazionale. Ed è sul livello politico amministrativo che dovremo confrontarci.
    Al tuo simpatico e scherzoso "compagno segretario" rispondo che sono semplicemente segretario.
    Ancora grazie x le tue utili osservazioni.
    Giorgio De Martin

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