domenica 24 luglio 2011

Come cambia la rappresentanza nell'UniBS

Con l'approvazione del nuovo statuto, sono state gettate le nuove basi della rappresentanza di Ateneo e in particolare nel nostro caso della rappresentanza studentesca. Prima di illustrare le nuove modalità, vediamo la situazione attuale.

Attualmente la didattica di Ateneo è affidata esclusivamente alle facoltà - che sono in tutto quattro - e la ricerca è invece affidata ai dipartimenti dove non sono presenti gli studenti. Alla facoltà afferiscono i Consiglio di Coordinamento Didattico (CCD) ai quali possono afferire uno o più corsi di laurea affini tra loro.
Oltre a questo livello si trova l'ateneo con i suoi organi collegiali che sono il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione, affiancati da altri organi di rappresentanza specifica come il Consiglio rappresentativo degli Studenti (CRS), che riunisce gli studenti di tutte le facoltà e ha la facoltà di esprimere parere obbligatorio su tematiche che riguardano gli studenti.
Le rappresentanze studentesche sono quindi presenti, partendo dal livello minimo fino al più alto in un ordine del 15% minimo rispetto alla composizione generale: CCD, Consiglio di Facoltà, CdA, Senato Accademico, CRS, nel consiglio per lo sport univeristiario.
Gli organi sono solo quelli di diretto interesse per gli studenti. Nei rettangoli smussati sono quelli in cui è presente la rappresentanza studentesca. Negli organi ovali non sono presenti gli studenti. Il colore azzurro indica che si occupano solo o prevalentemente di didattica. Il colore rosso indica che si occupano di ricerca. Il grigio indica altre mansioni. Il colore verde indica organi che si occupano di tutte le tematiche di Ateneo. Le frecce indica la subordinazione diretta di un organo rispetto all'altro. La doppia freccia indica pari dignità degli organi. Tutti gli organi sono subordinati a Senato e CdA
Con la riforma universitaria le facoltà spariranno per come le conosciamo oggi, vedendo collassate le proprie prerogative sui dipartimenti che si occuperanno cosi oltre che della ricerca anche della didattica. Bisogna dire subito che gli studenti in tale organo da statuto non saranno presenti anche se si parlerà e si voterà di didattica. A livello di dipartimento sarà invece istituita una commissione paritetica studenti-docenti con compito di supervisione e di valutazione della didattica senza però alcun potere effettivo di controllo non potendo in alcun modo influire con un proprio voto nel consiglio di dipartimento. E se le facoltà perderanno i propri poteri, rimarranno in vita dei surrogati di facoltà, i consigli di coordinamento, dove afferiscono più dipartimenti riuniti per macro area disciplinare. Come lo stesso nome indica avranno esclusivamente compiti di coordinamento delle risorse condivise tra i vari dipartimenti, ma in concreto non si occuperà di didattica. Saranno presenti gli studenti. Studenti presenti come prima anche nel Consiglio di Amministrazione e nel Senato Accademico. In entrambi gli organi viene meno la rappresentanza di tutte e quattro le facoltà venendo diminuiti i membri studenteschi rispettivamente a 2 e 3. Inoltre il Senato Accademico viene svuotato di ogni sua prerogativa che vengono quasi tutte girate sul Consiglio di Amministrazione. Rimarrà in vita principalmente con il ruolo di organo consultivo.
Infine saranno presenti nel nucleo di valutazione, organo che dovrà valutare l'attività didattica e di ricerca dell'intero ateneo.
Viene invece a sparire il Consiglio Rappresentativo nella sua forma attuale. Diverrà un semplice comitato, e non più un organo, che dovrà interfacciarsi esclusivamente con il Rettore, non avendo più la facoltà di esprimere pareri obbligatori sulle tematiche di interesse studentesco.
La forma romboidale indica organi in cui sono presenti gli studenti ma che non hanno de facto o de jure potere di voto. Il colore giallo indica l'organo gestionale di tutto l'ateneo che decide su ogni singolo aspetto dell'ateneo. Per le altre convenzione rimando alla didascalia precedente

Se formalmente sembra che la rappresentanza venga salvaguardata, nella realtà dei fatti viene completamente annullata creando un forte scollamento tra le varie realtà di rappresentanza. Si tende a rendere individualistica la rappresentanza sul modello romano del divide et impera.

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