venerdì 26 agosto 2011

Sinistra l'è morta

«La sinistra in Italia non esiste più. È come l'Araba Fenice, c'è chi dice che ci sia ma dove sia nessuno lo sa. E poi, forse, proprio come l'Araba Fenice potrebbe risorgere dalle proprie cenere, ma è necessaria una destrutturazione dei corpi inerti e la resurrezione di una nuova sinistra europea in cui possano starci tutti coloro che non apprezzano questa società. Ma per fare questo ci vuole una 'pars destruens', bisogna bombardare il quartier generale» Fausto Bertinotti [L'Unità]

Fausto Bertinotti - ex leader di Rifondazione Comunista ed ex Presidente della Camera dei deputati - con queste parole alla rassegna Cortina InConTra da l'ufficialità, e celebra il requiem in ritardo, a quelli che molti ormai da tempo andavano predicando e sentendo. Sinistrà l'è morta!

Ma il compagno Bertinotti dovrebbe avere la compiacenza di non ergersi oggi a predicatore della sinistra italiana. Dovrebbe invece fare un proprio meaculpa, perché se oggi la sinistra italiana non esiste più è colpa della generazione di politici di cui fa parte.
Da Veltroni a Bertinotti, passando per Fassino e molti altri. Tutti hanno partecipato allo sfaldamento della sinistra italiana, sia chi continuava sulla strada della falce e martello, sia chi nella sua visione revisionista ha tagliato ogni legame con il passato, rinnegando la propria storia politica per appropriarsi di una storia non sua, solo per riabilitarsi agli occhi di chi sanno loro.
La classe politica italiana di sinistra si è ripiegata su se stessa, chi rimanendo ancora ad un passato ormai andato e chi invece con il passato a rotto.
Ma nessuno ha guardato al futuro. Al possibile ricollocamento della sinistra italiana in una più ampia famiglia della sinistra europea. Legata contemporaneamente ai valori riformisti e del socialismo europeo. Debbo riconoscere che l'unico che ebbe il coraggio di fare un tentativo in questo senso fu Achille Occhetto, ma probabilmente gli mancò la capacità politica o il carisma per effettuare un passaggio politico cosi difficile.

Questo rimanere immobili in una società in vorticoso cambiamento, con stravolgimenti sociali e storici in atto per tutto l'ultimo decennio dello scorso secolo ha portato inevitabilmente a scelte scellerate, incapacità di analisi e incomprensione dei cambiamenti della società.
L'affossamento della sinistra italiana era una conseguenza inevitabile, della quale andavano solo stabilite le tempistiche. 
Alla fine sono state definite anche quelle. Ottavo anno del ventunesimo secolo. La sinistra italiana cessa di esistere, e non venitemi a dire che SeL rappresenta la sinistra in Italia.

Ci ha messo tre anni il compagno Bertinotti per accorgersi di ciò. Meglio tardi che mai.

1 commento:

  1. A Veltroni sono debitore della fondazione del PD, l'unico partito del futuro, il partito atteso per decenni. A Fassino non ho niente da rimproverare, ricostruì i DS passando di vittoria in vittoria, fino allo schianto del Prodi bis in cui non c'entra nulla.
    Chi ha solo colpe (in primis di aver fatto vincere Berlusconi nel 2001) è Bertinotti.

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