lunedì 9 maggio 2011

I soldi non ci sono. Inventiamoceli!

Con la retrocessione del Brescia in serie B si è ripreso a parlare del nuovo stadio e dell'annessa cittadella dello sport.
Stadio nuovo, stadio vecchio, a Mompiano, si, no, a San Polo. Tutti parlano, ognuno dice la sua, ma chi sembra avere le idee ben chiare è l'assessore ai lavori pubblici Mario Labolani, che neanche ventiquattr'ore dopo la sconfitta del Brescia contro il Catania, ha riconfermato, in una veloce intervista a BSNews, la volontà del comune di continuare nel progetto della cittadella dello Sport da costruire su via Serenissima, tra San Polo e Buffalora.
Punta ad un impianto che possa ospitare anche sfide internazionali. Progetto davvero necessario avendo la squadra cittadina in serie B.


Ma passiamo ora ad alcune considerazioni.
La prima non può che riguardare il patto di stabilità che ha costretto i comuni italiani, tra cui anche Brescia, a stringere i cordoni della borsa e quindi a tagliare su tanti servizi.
La seconda non può che riguardare il consumo del territorio bresciano. Si è infatti stimato che si urbanizza ogni giorno una porzione di territorio pari a tre campi da calcio regolamentari.
Eppure la giunta comunale non trova di meglio che approvare in continuazione nuovi grandi progetti di urbanizzazione consumo del territorio.
Vediamo quali
  • parcheggio sotto il castello: costo stimato dell'operazione in circa 45 milioni di euro;
  •  campus universitario nella caserma Randaccio: costo stimato tra i 23 e i 45 milioni di euro;
  • caserma ottaviani;
  • cubo bianco di Piazza Rovetta: costo preventivato di circa 1,5 milioni di euro;
  • cittadella dello sport: sono stimati circa 25 milioni solo per il nuovo stadio;
  • sede unificata del comune: da edificare agli ex magazzini generali, costi stimati in un minimo di 49 milioni di euro;
  • torre di via Cimabue: costo di circa 40 milioni di cui 19 a carico del comune;
  • smantellamento vecchio stadio Rigamonti
  • opere di superficie per la metropolitana
  • interventi urbanistici vari

Senza fare somme ci si rende conto come siano spese proibitive per una città dalle dimensioni di Brescia, eppure la nostra giunta continua a sponsorizzare tutte queste opere per la fine del proprio mandato.
Giusto per richiamare un recente film, sembra di vedere Remo Girone che interpreta il Sindaco Paroli e Toni Servillo nella parte dell'assessore Di Mezza.

Paroli: "I soldi non ci sono in listino, non ci sono più. Allora dove li troviamo? Li rubiamo? Facciamo una rapina?"

Di Mezza: "Inventiamoceli"

E in un certo senso è quello che stanno facendo. Invece di pagare in denaro liquido, pagano con concessioni edilizie, oneri di urbanizzazione, aumento dei volumi, tutto questo quando, come già detto, il territorio bresciano è già ai primi posti in Italia per l'erosione del territorio.

2 commenti:

  1. con tutti i soldi che hanno e ci fanno, se il Brescia Calcio vuole lo stadio nuovo se lo paghi da solo..
    Sul pagare con concessioni edilizie e cose simili, non sono del tutto in disaccordo.. il problema è che in Italia si finisce per abusarne.. per esempio la soluzione per costruire la nuova sede del Comune mi trova d'accordo..

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  2. Con il mio post non volevo denigrare tutti progetti che ho elencato. C'è ne sono alcuni che sono sicuramente necessari, altri (vedi parcheggio sotto il castello) inutili e di pura propaganda politica

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