giovedì 19 maggio 2011

Bike sharing in salsa bresciana

Secondo la classifica del Sole 24ore Brescia risulta essere la città leader, per numero di utenti, nel servizio di bike sharing.
Brescia si posiziona prima con 177 utenti ogni 10.000 abitanti davanti a Milano con 99 e Bergamo 88.
Appena appresa la notizia il vicesindaco Rolfi e neo assessore alla mobilità ha celebrato tale risultato come un frutto del lavoro della propria giunta.


Vorrei però far presente al vicesindaco Rolfi che tale progetto è partito durante la precedente giunta di centrosinistra capeggiata da Corsini che aveva installato 24 stazioni seguite poi da sole 3 nuove stazioni di cui una, quella del pirellino, richiesta e voluta dalla regione.

Ma adesso c'è il piano di installare altre 12 stazioni in giro per la città. Vero, anzi verissimo. Si dia il caso che però anche in questo caso non è certamente merito dell'attuale giunta, visto che tali stazioni verranno installate con fondi europei senza alcuna partecipazione da parte del comune.

E cosa dire dei fantomatici sconti per gli studenti universitari. Essi si limitano, per il momento, semplicemente alla mancanza dei 5 euro di cauzione per avere la tessera di bicimia, e questo solo dopo un'esplicita richiesta dei rappresentanti quando Brescia Sintesi era lanciata sugli sconti agli universitari per i posti auto.

E come non parlare del decadimento della qualità del servizio di BiciMia in giro per la città. Ormai sempre più spesso assistiamo a rastrelliere inesorabilmente vuote o inesorabilmente piene, a problemi di software e cosi via.

Non basta installare nuove stazioni con soldi altrui per potersi fregiare del titolo di leader italiano del bike sharing e della mobilità su due ruote.

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