venerdì 6 gennaio 2012

La Statale cerca di non pagare l'Ici

Durante le festività natalizie è tradizione nelle case cristiane costruire o posizionare - oltreché l'albero di natale di pagana tradizione - un presepe che metta in mostra la rappresentazione della natività di Gesù cosi da celebrare, attraverso le varie tappe, la nascita del messia cristiano.

E' quindi ovvio come tale "ornamento" abbia un valore esclusivamente cristiano - a differenza dell'abete natalizio -, e se è ben concepito all'interno dei luoghi di culto e nelle case dei credenti, appare al contrario stridente se posizionato all'interno di contesti o enti statali che per definizione dovrebbero essere laici e di conseguenza non ostentare simboli religiosi di alcuna fede.


Non sembra però pensarla allo stesso modo il Prof. Pecorelli, Rettore della Statale bresciana, che in quanto università è da considerare ente statale.

Durante le festività appena trascorse all'interno dell'edificio di via Gramsci, presso la vetrata che si affaccia su piazzetta Bruno Boni, è stato installato un presepe in scala 1 a 2 decisamente ben visibile dall'esterno della struttura pubblica. Abbiamo cosi, oltreché l'installazione di un manufatto religioso di per se già discutibile, anche l'ostentazione dello stesso verso l'esterno.

La devozione cattolica della Statale non si ferma però al semplice presente. Infatti da sempre l'Università ospita al suo interno una pastorale cattolica, con relativa chiesa, e riserva delle bacheche all'interno degli edifici universitari a tale associazione. Preso atto di ciò, viene da chiedersi per quale motivo un'istituzione pubblica si senta in obbligo di esternare in modo cosi palese la propria "cattolicità" d'innanzi ai cittadini bresciani. Domanda ancor più insistente se si pensa che il Prof. Pecorelli fa dell'internazionalizzazione un suo cavallo di battaglia e che attualmente nell'Ateneo cittadino sono presenti studenti di ogni fede e confessione religiosa che al contrario dei Cattolici non assistono a tutta questa sensibilità nei loro conronti.


Probabilmente la spiegazione di tale installazione è molto semplice e pragmatica. Il Rettore Pecorelli, a causa delle difficoltà economiche seguenti ai tagli del Ministro Gelmini e dopo aver saputo che gli edifici con parziale destinazione religiosa non pagano l'ICI, ha trovato l'occasione per far risparmiare alla Statale bresciana un bel po' di soldi. Anche questa è finanza creativa.

P.S. tradizione vuole che il bambin Gesù venga posizionato la sera del 24 Dicembre e che i Re Magi arrivino la sera prima dell'Epifania. Nel presepe universitario già prima del 20 Dicembre erano presenti tutti i personaggi.


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