mercoledì 11 gennaio 2012

La giunta cittadina si compra la riconferma

I fatti valgono più di mille parole, e se compiuti a poco più di un anno dalle prossime elezioni amministrative possono dire molto sulla direzione politica che prenderà la città.

Brescia è da sempre orientata politicamente al centro. Fin da prima del fascismo Brescia è stata sempre una città bianca, poco incline al socialismo rosso ma con una propensione molto forte alla dottrina ecclesiastica della carità e dell'aiuto ai poveri. Non stupisce, e non è un caso, che dall'avvento della Repubblica - escludendo il primo sindaco Gugliemo Ghislandi che era un socialista - in città abbiano sempre governato coloro che hanno saputo intercettare nel tempo i favori della diocesi cittadina. Prima la Democrazia Cristiana, poi Martinazzoli e Paolo Corsini entrambi da sempre vicini al mondo della Chiesa e adesso Adriano Paroli personaggio dal perfetto curriculum centrista.
Eppure proprio l'elezione di quest'ultimo sembra essere l'anomalia all'interno di una storia alquanto lineare. Ancor più anomala di quella del "comunista" Corsini.

L'anomalia non sta tanto nel Sindaco quanto nei suoi alleati di governo cittadino. La Lega Nord da sempre sferra attacchi contro la linea tenuta dal vescovo Monari accusato a più riprese dai leghisti di essere troppo vicino agli extracomunitari.
Gli esponenti leghisti però, più politici di tanti politici, sanno bene che senza l'appoggio della Curia cittadina difficilmente potrebbero riconfermare il proprio posto a Palazzo della Loggia. Degni del loro essere un movimento di lotta e di governo, se da una parte compiono delle fratture verso la politica della Diocesi, dall'altra fanno di tutto per amicarsi - o meglio comprarsi - le parrocchie cittadine. 

Cosi giungiamo al fatto di cronaca odierno. E' infatti notizia di oggi che la giunta comunale ha varato un bando di finanziamento dell'ammontare di 174mila euro per le società sportive che fanno riferimento alle parrocchie cittadine.
In un momento di forti tagli alla spesa - circa 22 milioni di euro - il vicesindaco leghista Fabio Rolfi decide di destinare un importante contributo alle parrocchie - enti privati -, eleggendole come unico punto di crescita sociale oltreché sportivo per i giovani bresciani. Cosi facendo Rolfi ignora volutamente tutta una serie di società sportive, non solo calcistiche, che sul territorio cittadino da anni compiono attività aggregativa e di crescita dei futuri bresciani.

La giunta Paroli alla ricerca di un nuovo consenso che sopperisca quello vecchio eroso dagli anni della sua amministrazione, locale e nazionale, abdica cosi dal suo ruolo di garante laico della vita pubblica  riconoscendo e delegando esclusivamente ad un'istituzione religiosa, che ha i propri precetti che non sono obbligatoriamente quelli di un cittadino della Repubblica Italiana, la formazione delle future generazione di cittadini.

3 commenti:

  1. Dare i soldi alle parrocchie è cosa buona e giusta. L'oratorio è il principale centro di aggregazione giovanile, almeno prima dell'avvento dei Megastore.
    Mettersi di traverso o criticare questa scelta è piuttosto autolesionista per chi vuole fare politica...

    RispondiElimina
  2. condivido l'intervento di filippo. E la collaborazione tra Comune e Oratori cittadini non nasce da Rolfi, anzi, è scritta nella storia amministrativa di questa città, anche con contributi ben più corposi di questi (i campi da calcio in erba sintetica cofinanziati su iniziativa della giunta Corsini).
    Anzi, il Centro Oratori non ha fatto mancare di far sentire la sua -autorevole- voce in fatto di politiche giovanili contro l'allora assessore Orto, quando disse che i progetti comunali erano rivolti soltanto all'agio, mentre agli Oratori interessava maggiormente occuparsi del disagio giovanile.

    RispondiElimina
  3. Credo che nessuno volesse mettere in dubbio il lavoro svolto dagli oratori nell'aggregazione e nella crescita di molti ragazzi. Detto ciò anche moltissime altre realtà associazionistiche offrono pari servizi magari estesi anche a chi non pratica e frequenta l'oratorio. Se vi è pari trattamento non vedo il problema ma è realmente cosi?

    RispondiElimina