lunedì 7 settembre 2009

Dichiarazione di voto in Senato Accademico sul nuovo piano tasse

A nome di Progetto Ingegneria, mi dichiaro preoccupato per il previsto aumento della contribuzione studentesca, ma al contempo faccio una scelta di responsabilità, scelta che solo all'apparenza va contro gli interessi degli studenti, ma che se analizzata, si dimostra fatta nel loro interesse per la loro Università, il cui funzionamento è oggi messo in dubbio non dalla cattiva amministrazione del Magnifico Rettore, ma dai tagli di un governo di centro-destra. Una parte della rappresentanza studentesca, propone tagli alla didattica e al numero di professori, propone di “fargli passare più tempo in aula”. Tale proposta, penalizza fortemente la ricerca, una delle voci primarie dell'Università, che in parallelo alla didattica è il termometro del nostro Ateneo. Penalizzare e diminuire la ricerca, vuol dire perdere credibilità in Italia e soprattutto all'estero, e grazie alla credibilità ottenuta con la ricerca che oggi i nostri studenti possono studiare in Università straniere, conseguire doppi titoli di studi e mantenere relazioni con studenti di altre realtà. Il tagliare la ricerca si ripercuoterà in senso negativo sugli studenti, che vedranno diminuita l'importanza del proprio Ateneo e quindi di riflesso del loro titolo di studio. Gli stessi che hanno portato avanti queste proposte, oggi nascondono il loro voto dietro la scusa di fare il bene degli studenti. Senza voler entrare nel merito della loro scelta, mi sento in dovere di far notare la natura esclusivamente politica del loro voto. I tagli che qui oggi cerchiamo di compensare in parte anche con l'aumento della contribuzione studentesca sono stati fatti da un governo di un determinato colore politico, colore che contraddistingue anche quella parte della rappresentanza. Oggi per loro votare positivo all'aumento delle tasse, vuol dire andare contro i loro referenti politici, legittimare e giustificare tutto il movimento di protesta che si è sviluppato nell'autunno scorso contro la legge 133 e i tagli all'università. Concludo esprimendo l'intenzione mia, e della Lista Progetto Ingegneria, di dare un parere favorevole all'aumento della contribuzione studentesca anche alla luce dell'accoglimento, da parte del Magnifico Rettore, delle nostre richieste di premiare il merito e di tutelare le fasce più deboli della popolazione universitaria.

A nome di Progetto Ingegneria,
Andrea Curcio

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