mercoledì 4 maggio 2011

IL TPL e la nuova pedonalizzazione del centro 1a parte

In questi giorni ha fatto notizia - e polemica - il nuovo presunto piano di pedonalizzazione delle maggiori piazze bresciane da parte della giunta di centrodestra Rolfi-Paroli.
Non è mia intenzione, nè tantomento interesse, fare polemica sul fatto se sia un ritorno al passato o meno dopo tre anni di politica di incentivazione all'uso del mezzo privato.
I fatti parlano chiaro e ogni cittadino potrà farsi l'idea che vorrà.
Vorrei invece concentrarmi su un aspetto diverso: su come questa nuova pedonalizzazione debba unirsi al TPL (Trasporto Pubblico Urbano) e ad un suo complessivo miglioramento.
Una pedonalizzazione del centro storico necessita forzatamente di politiche di supporto al cittadino per permettergli di raggiungere e vivere il centro storico.


Le politiche per permettere ciò, sono sicuramente di due modalità complementari per quanto riguarda il servizio, ma contrapposte per quanto riguarda la filosofia di concepire la mobilità urbana.
Da un lato abbiamo la costruzione di grandi parcheggi a ridosso del centro storico cittadino con conseguente incentivazione del trasporto privato, dall'altro il miglioramente e l'incentivazione al TPL.
La giunta cittadina sembra ormai orientata più sulla prima modalità. Il parcheggio sotto il colle Cidneo sembra ormai una certezza nei piani della giunta, ai quali si aggiunge la nuova idea di sviluppare un parcheggio sotteraneo dove si trova la caserma Randaccio che nei piani dell'amministrazione sembra ormai destinata al campus universitario.
E' una politica già nota e presente anche ai tavoli con le varie componenti sociali cittadine. Durante l'anno passato, l'amministrazione insieme alle sue controllate ha deciso di destinare la maggior parte dei fondi per la mobilità universitaria ad incentivare gli abbonamenti nei parcheggi controllati da Sintesi limitrofi alle facoltà del centro, e solo una piccola parte è stata destinata al trasporto pubblico per gli studenti.
Questa filosofia ci ha portato in meno di tre anni ad assistere al calo della qualità del servizio e di conseguenza ad una diminuzione del numero totale di passeggeri, tra cui l'azienda dei trasporti stima un 15% di evasori, ma è sicuramente una stima al ribasso.
Ad oggi le poche persone che usano il mezzo pubblico, sono anziani, stranieri e studenti, tutte categorie sociali deboli. Il TPL non è la prima scelta del cittadino bresciano.

Viaggiando per l'Europa e in particolare nel nord di essa, si possono osservare diverse soluzioni di successo nel trasporto pubblico urbano.
Il segreto fondamentale, sopra ad ogni altro, è sicuramente la fidelizzazione dell'utenza. Il trasporto pubblico, non deve più essere una possibilità fra le tante, ma la principale delle scelte da effettuare.
Se per far ciò è necessarie ed indispensabile una formazione che parta fin da bambini, al contempo, si può e si deve agire anche ad un livello tariffario. Nelle principali metropoli europee, i biglietti a lunga durata o carnet e gli abbonamenti sono fortemente vantaggiosi rispetto al singolo biglietto, invogliando cosi anche l'utente occasionale ad acquistare questi titoli di viaggio, che poi obbligatoriamente obbligheranno l'utente ad utilizzare nuovamente il mezzo pubblico.
A Brescia la politica non è però mai stata questa, al contrario sopratutto i carnet sono sempre stati poco convenienti per il cittadino con conseguente scarsa fidelizzazione dell'utenza occasionale.
Accanto a ciò vanno poi sviluppati tutti una serie di servizi che renda il servizio di livello più alto, sia come servizio base, sia come servizi aggiuntivi.
Per i servizi di base come non partire dalle considerazioni sulle LAM. Furono introdotte dalla vecchia giunta di centrosinistra e poi velocemente eliminate - dove possibile - da quella attuale. Una corsia preferenziale per gli autobus cosi da consentire una forte contrazione dei tempi di spostamento in particolare durante le ore di punta, cosi da invogliare ulteriormente coloro che lavorano in città ad avvalersi del mezzo pubblico.
Maggiori controlli: chiunque sia stato ad Amsterdam, avrà notato come su ogni mezzo pubblico sia presente oltre all'autista anche un controllore. Basterebbe molto meno. Obbligare traminte tornelli l'entrata esclusivamente dalla porta anteriore con il riposizionamento della macchina obliteratrice accanto alla postazione dell'autista. Pagare tutti per pagare meno. Dall'ultima rilevazione di Brescia Trasporti il 15% dell'utenza non paga il biglietto. Sono comunque stime al ribasso, anche considerando che la sera, con l'assenza di controlli, la maggior parte dei cittadini non oblitera il titolo di viaggio

continua[...]

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